MISSIONI,ALTRI SOLDI FUORI BILANCIO?

Il Decreto Legge che rifinanzia le missioni militari all' estero fino al 30 settembre 2013 deve essere convertito in legge entro la fine di febbraio. Essendo le elezioni politiche fissate il 24-25 febbraio questo passaggio parlamentare sara' fatto nell ultimo periodo dell' attuale legislatura e giovedi' il provvedimento comincera' ad essere discusso nella commissione difesa del Senato.

Il decreto stanzia per i primi nove mesi del 2013 delle missioni all' estero 935 milioni di euro su 1004 milioni di euro che il bilancio del Ministero dell' Economia e Finanze riserva a queste operazioni. Cosi', se in ognuno dei primi nove mesi le missioni avranno a disposizione 104 milioni di euro, gli ultimi tre mesi avranno a disposizione solo 23 milioni di euro ciascuno. Alcuni analisti di temi militari prevedono inoltre per la fine del 2013 molte spese per riportare dall' Afghanistan le attrezzature e i mezzi dei contingenti italiani che finiranno la loro missione.

E' evidente che per le missioni del 2013 saranno indispensabili nuovi fondi da recuperare da altre voci del bilancio statale e l' attuale ministro Di Paola ha gia' dichiarato che le missioni in caso di necessita' avranno altri finanziamenti e non ridurranno le loro azioni.

Sarebbe opportuno allora che le liste che si stanno candidando alle prossime elezioni politiche si pronunciassero subito su questo tema e spiegassero agli elettori quale sara' il loro comportamento nei prossimi mesi, perche' a fine 2013 la scadenza del rinnovo del finanziamento arrivera' sicuramente.

E gli elettori, pretendendo chiarezza dalle liste candidate, eviteranno il ripetersi delle vicende dell' ultimo governo Prodi 2006-2008 quando molti pacifisti scoprirono dolorosamente di aver votato rappresentati che approvavano la guerra in Afghanistan, la base Dal Molin a Vicenza e altri provvedimenti voluti dall' Alleanza Atlantica.

Marco Palombo,
attivista Rete No War
Roma