sabato 30 gennaio 2010

Il fotovoltaico nel Lazio, al 31/12/2009 e' presente in misura molto inferiore alla media italiana.

Nel contatore del sito del GSE ancora non sono registrati tutti gli impianti fotovoltaici installati prima del 31/12/2009 ma le cifre presenti sono gia' indicative dell' andamento della crescita di questa tipo di produzione di energia elettrica.
Il Lazio ha una potenza installata di 40.584 kw ( 1 kw ogni 125 abitanti) mentre in Italia risultano installati 759.909 kw ( 1 kw ogni 75 abitanti). Il Lazio perde anche il confronto con il totale delle regioni meridionali, isole comprese, che vede installato 1 kw ogni 85 abitanti. Nel Sud sono presenti soprattutto grandi impianti che hanno qui un rendimento migliore grazie ad una maggiore insolazione, ma la diffusione del fotovoltaico nel Lazio e' leggermente inferiore a quella meridionale anche per gli impianti inferiori a 20 kw. Ancora piu' duro il confronto con le regioni piu' avanzate nello sviluppo dell' energia solare. La Sardegna, per impianti inferiori a 20 kw, ha 1 kw installato ogni 98 abitanti , il Lazio 1 kw ogni 285. Il Trentino Alto Adige per il totale degli impianti ha 1 kw installato ogni 20 abitanti contro 1 kw ogni 125 abitanti del Lazio.
Lo sviluppo limitato della tecnologia fotovoltaica nel Lazio dipende sicuramente anche dalla grande concentrazione di abitanti nell' area metropolitana di Roma,il fotovoltaico per uso domestico e'infatti per il momento indirizzato soprattutto ad abitazioni di piccole dimensioni e non a grandi condomini, ma c'e' uno sviluppo insoddisfacente anche per gli impianti compresi tra 3 kw e 20 kw che sono invece per lo piu' rivolti a piccole imprese. Tutto questo nonostante nella regione siano presenti ricchezza e competenze tecniche.
Per il momento mi fermo a segnalare questi dati che contrastano, tra l' altro, con le ambizioni del piano energetico regionale della Regione Lazio. Questo indica un obiettivo di 1000 MW di potenza installata per impianti fotovoltaici entro il 2020 (in Toscana ,per esempio, l' obiettivo e' 150 MW, dato sicuramente sottostimato). Ricordo solamente , come ben spiegato da Nicola Cipolla su Il Manifesto,che la lotta al nucleare, al carbone, agli incentivi per gli inceneritori (sottratti alle rinnovabili), va unita ad un impegno per lo sviluppo delle rinnovabili. Energie rinnovabili che ,rispetto agli anni 80,anni di lotte vittoriose contro il nucleare, sono ormai molto piu' avanzate tecnologicamente e competitive.

domenica 24 gennaio 2010

Riflessioni su PD e liste alternative al centrosinistra

Torno sull' argomento della presentazione di liste alternative al centrosinistra e lo faccio volutamente oggi, prima del risultato delle primarie pugliesi, perche' ,comunque vada questa consultazione, non cambiera' niente della sostanza della questione.
Dunque..su alcune questioni importantissime ci sono posizioni nel programma e nella prassi del PD che sono inconciliabili con le posizioni di una sinistra diffusa, anche se minoritaria e frammentata. Sulla guerra e i suoi strumenti (basi, missioni, trattati), su rigassificatori e inceneritori,sul neoliberismo e le politiche sociali, sul razzismo ecc.Alle politiche del 2008 le tre liste "alternative" al centrosinistra (PCL, Sinistra Critica,Per il Bene Comune) presero complessivamente l' 1,7-1,8% contro un 3,4% del simbolo "sinistra Arcobaleno" che raggruppava ben 4 partiti. Alle Europee del 2009, a causa della raccolta di firme necessaria alla presentazione di liste, si e' presentato solo il PCL nel centro-nord ed ha preso circa l'1%. Alle prossime elezioni regionali Il PCL e qualche lista alternativa cercheranno di presentare liste ma la soglia di firme da raccogliere e' altissima: il doppio del numero di firme necessarie a presentare liste alle
politiche e la necessita' di raggiungere in almeno 6 province (questo vale sicuramente per la Toscana)le firme necessarie. La soglia per accedere ad una presenza nei consigli regionali penso che sia quasi ovunque fissata al 4%, tuttavia e' utile anche la presentazione di liste con poche speranze di raggiungere il quorum per un consigliere. La presenza di queste liste alla competizione elettorale permetterebbe infatti di discutere di argomenti importantissimi che altrimenti sarebbero completamente rimossi dal dibattito. Ma come aiutare chi si appresta a questa difficile prova di raccolta di migliaia di firme? Secondo me la strada e' fare emergere la questione, parlarne ovunque possibile, fare una campagna apposita per aiutare chi vuole raccogliere firme. E' utile segnalare anche chi e dove si appresta a fare questo, fare un mutuo soccorso, nel senso di aiutare anche chi non la pensa come noi ma in una determinata zona ha bisogno del nostro aiuto. Io
segnalo le liste che so in costruzione: PerUnaltraToscana(Verdi,Sinistra Citica, Umanisti e comitati vari), una lista di cittadini nel Lazio (alla quale partecipano per il Bene Comune e Partito Umanista), il PCL in molte regioni del centro-nord, una possibile lista di sinistra nel lazio alla quale lavora Sinistra Popolare di Marco Rizzo. Concludo, mi piacerebbe su questo una vera e propria campagna nazionale che magari potrebbe aiutare nuovi tentativi (ad esempio in Piemone chi e' contro la Tav potra' votare qualcuno che non appoggia la giunta regionale?), quello che posso fare io e' solo segnalare la questione.

domenica 17 gennaio 2010

Pacifisti processati per essere entrati nella base Dal Molin. Prof. L'Abate si dichiara correo.

Pacifisti processati per essere entrati nella base Dal Molin. Prof. L’Abate si dichiara correo.

Il prof. L’Abate si dichiara disponibile a ripetere il gesto di Turi e Agnese, penetrati nella base USA Dal Molin in costruzione, qualora i due non siano assolti nel prossimo processo.

E’ stato rinviato (per la terza volta) il processo a Turi Vaccaro e Agnese Priante. I due l’ 11 novembre scorso erano entrati per seminare “semi di pace” dentro la costruenda base USA Dal Molin. Rischiano da 1 a 5 anni di carcere. A Turi ,su richiesta del PM, e’ stato ordinato il divieto di dimora nell’ intera provincia di Vicenza. Quella messa in atto nel giorno di San Martino e’ stata un’ azione nonviolenta che invita tutti a lottare contro la militarizzazione. Alberto L’Abate ha fatto pervenire una “dichiarazione di correita’” che riportiamo.

DICHIARAZIONE DI CORREITA’ di Alberto L’Abate

Il sottoscritto Alberto L’ Abate, nato a Brindisi, e residente a Firenze, dichiara la sua totale solidarieta’ con Turi Vaccaro e Agnese Priante, che il giorno 11 novembre sono entrati nella costruenda base militare di Vicenza (detta Dal Molin), per il bellissimo e simbolico gesto di seminare fiori in un campo destinato, se viene completato, a seminare morti.

Il loro gesto e’ in totale consonanza con la volonta’ della popolazione di quella citta’ che, con manifestazioni varie,con una stragande maggioranza di voti ad un referendum autogestito, e con un ricorso giuridico al Tar della Regione, vinto, ma annullato autoritariamente dal Consiglio di Stato, ha dimostrato concretamente di non volere questo raddoppio di una base militare gia’ esistente che porterebbe a quasi triplicare la gia’ elevatissima presenza di basi militari in quella citta’ (attualmente di 1.326.000 mq).

Il sottoscritto si augura che i giudici che domani mattina (il 15 gennaio – ndr) dovranno giudicare i due imputati per “ingresso abusivo in una zona militare” capiscano l’ alto valore simbolico del loro bel gesto, e li assolvano.

In caso contrario si dichiara disponibile a ripetere il loro gesto, subendo anche lui le conseguenze di una eventuale condanna. Non e’ possibile infatti che si continuino, impunemente, a spendere miliardi e miliardi di euro per strutture di morte, mentre non si spende quasi un euro per strutture di vita (il rapporto stimato tra soldi investiti per la prevenzione dei conflitti armati e quello per fare le guerre e’ di 1 euro per la prevenzione contro quasi 10.000 euro per la guerra).

In due lettere al presidente Obama il movimento nonviolento di Vicenza, con l’ attiva partecipazione del sottoscritto e delle associazioni nonviolente di cui egli fa parte, viene chiesto infatti di interrompere la costruzione della nuova base e di destinare almeno una parte delle strutture gia’ esistenti a dar vita ad una scuola di formazione di Corpi Civili di Nonviolenti Disarmati, quali quelli che il Parlamento Europeo, in sue ripetute delibere (1995,1999,2002), ha considerato indispensabili affinche’ l’ Europa porti avanti una politica di prevenzione dei conflitti armati.

Con l’ auspicio che il gesto di Turi e Agnese serva a risvegliare il desiderio e l’ azione di massa per una prevenzione dei conflitti armati il sottoscritto si dichiara disponibile a considerarsi correo ed eventualmente a ripetere il loro gesto e subire la loro sorte.

Con rispettosi ossequi.

Alberto L’ Abate.

Il professor Alberto L’ Abate e’ un sociologo impegnato nella ricerca per la pace e la nonviolenza ed unisce allo studio l’ impegno in prima persona. Giovanissimo collaboratore di Aldo Capitini, ha operato anche in Sicilia con Danilo Dolci. Si e’ dedicato soprattutto allo studio dei conflitti e della prevenzione delle guerre. Promotore del corso di laurea in “Operazioni di pace,gestione e mediazione dei conflitti” dell’ Universita’ di Firenze, e’ da sempre impegnato nel Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini negli anni ’60. Collabora con varie organismi internazionali, compresa l’ ONU.

lunedì 11 gennaio 2010

Cronaca quasi in diretta della carica e del presidio antirazzista del 9 gennaio all' Esquilino.

Non so quanti eravamo al presidio all' Esquilino, direi 150 persone. Due striscioni contro i cie, uno striscione di bambini , una bandiera della fiom, una bandiera di sinistra e liberta', una biandera della pace, una bandiera "clandestino" ,una ventina (se non sbaglio) di compagni di socialismo rivoluzionario, il comitato antirazzista di monteverde con il suo striscione. Ad un certo punto alcune decine di partecipanti hanno cercato di dirigersi verso il viminale, sono stati fatti avanzare. E' rimasto in piazza dell' Esquilino il gruppo di Socialismo rivoluzionario, il comitato antirazzista di Monteverde, la bandiera della pace.Dopo qualche minuto chi era andato verso il viminale e' tornato indietro di corsa disperdendosi un po, gli agenti li andavano dietro. Gli agenti si sono fermati davanti allo striscione del comitato antirazzista di Monteverde, alla bandiera della pace, e ai compagni di Socialismo Rivoluzionario che non si sono mai mossi.. Chi era andato verso il Viminale si dirige nelle strade verso Piazza Vittorio e San Lorenzo, in realta' sono almeno un terzo delle persone che erano al presidio. Salutiamo gli amici rimasti in piazza. Vengo all' internet point e trovo gia' i lanci di agenzia che parlano di cariche e tensione. Nessun media parlera' dei venti compagni di Socialismo rivoluzionario, della bandiera della pace, del comitato antirazzista di Monteverde, dei bambini. Siamo stati sempre fermi in piazza dell' Esquilino e la corsa degli agenti con i manganelli minacciosi dietro i dimostranti si e' fermata li' perche' noi eravamo li', fermi, pacifici, con i nostri striscioni ,con le nostre bandiere. Ne parlo io.

saluti marco

I commenti della sinistra sono stati concordi, sia quelli della sinistra istituzionale (SeL e Manifesto) sia quelli della sinistra movimentista: nessuna critica a chi ha scelto la strategia della manifestazione, nessuna parola su chi in piazza ha fatto una scelta diversa. Ma ci sono alternative a questa condotta superficiale.Basta leggere qualche libro di nonviolenza e conoscere le numerose esperienze di conflitto nonviolento.



martedì 5 gennaio 2010

Angelo Roma, consulente dell' israeliana Zinn,amministratore unico Toremar.

Toremar, la Regione Toscana commemora le mille vittime di Gaza. Nominato un manager che lavora alle relazioni pubbliche per Israele. Un caso ?


Angelo Roma, nuovo amministratore unico di Toremar, e' il direttore di Intercontainers e consulente per l' Italia della compagnia israeliana Zim. Il giornalista del Tirreno ha omesso la nazionalita' della compagnia ma il particolare non mi sembra irrelevante. Anzi e' davvero piu' interessante delle ovvieta' contenute nell' articolo. Soprattutto perche' e' una nomina compiuta dalla Giunta Regionale Toscana, non da un privato. La compagnia israeliana Zim lavora in tutto il mondo e sicuramente trasporta molte di quelle merci israeliane oggetto di un boicottaggio internazionale che infastidisce non poco lo stato di Israele. Il boicottaggio, tecnica di lotta nonviolenta, e' stato decisivo per sconfiggere l' apertheid in Sudafrica e quando dopo il massacro di Gaza si e' cominciato a discuterne un po' di piu' anche in Italia, si e' mossa subita la contraerea mediatica di prestigiosi professionisti a mettere in guardia dai facinorosi, che in questo caso pero' invece di imitare Al Qaeda si sono ispirati a Gandhi. Si ,la Regione Toscana ha commemorato a modo suo l' anniversario dei mille abitanti di Gaza assasinati l' anno scorso in questo periodo. Noi cercheremo di capire se e' un caso e se veramente Angelo Roma, comandante, e' stato nominato amministratore unico della Toremar per dire che deve essere riparato l' aliscafo.

sabato 2 gennaio 2010

Commento d' impulso su picco petrolifero e conseguenze, da approfondire perche' qualche spunto, improvvisato, mi sembra interessante..

Questo e' un mio commento, scritto di getto, sul blog Crisis.blogosfere.it di Pietro Cambi e Debora Billi. Credo che alcuni spunti siano interessanti e da approfondire. Lo faro' se ne avro' il tempo. Nel frattempo, se qualcuno vuole leggere l' articolo di qualenergia linkato lo faccia, e' interessante. Parla del rapporto Iea del 2009 , uscito a novembre, che prevede il picco della produzione del petrolio nel 2030 con 105 (se non sbaglio) milioni di barili il giorno e del ,ormai famoso, articolo del Guardian che mette in dubbio questa previsione, giudicandola volutamente e consapevolmente troppo ottimista.


" Su alcune tendenze di fondo, il picco e non solo, abbiamo ragione. Quale sbocco ,e con quali tempi, avranno queste tendenze per ora non possiamo dirlo, come al solito ci saranno delle sorprese. Ma sulle tendenze di fondo sorprese non ci saranno, sono queste. Sul sito Qualenergia c' e' questo commento , http://www.qualenergia.it/view.php?id=1224&contenuto=Articolo ,che riporta cose gia' scritte, pero' questi processi "ineluttabili" bisogna spiegarli fino alla noia, con linguaggi diversi a seconda dei diversi interlocutori. Sono convinto che esistano momenti di rottura, momenti che fanno da spartiacque da una fase all' altra. Forse noi ,un po' piu' vecchiotti ,che abbiamo visto gli anni '70 e poi gli anni, completamenti diversi, '80 e '90, potremo capire meglio e spiegare agli altri, che modi di pensare e vivere che sembravano definitivi possono cambiare e anche in modo notevole."