domenica 20 giugno 2010

Necessaria una mobilitazione per ufficializzare il nuovo conto energia 2011.

Il nuovo conto energia 2011 non e' stato ancora ufficializzato. Esiste una bozza redatta dal Ministero per le attivita' produttive ma la Conferenza Stato-Regioni ritarda l' approvazione di queste disposizioni. La manovra economica rende in questo momento tempestose le relazioni Governo-Regioni ma il ritardo di queste norme blocca di fatto attivita' commerciali e investimenti. Preoccupa anche che sono forti e influenti settori che hanno interessi in fonti concorrenziali e diverse dalle rinnovabili e dal solare in particolare. Il nuovo conto energia 2011 interessa impianti che finiranno i lavori nel 2011 ma questi impianti dovrebbero aver cominciato da mesi ad essere progettati, quindi il danno economico e allo sviluppo di questa tecnologia e' gia' presente. Associazioni di categoria e associazioni ambientaliste dovrebbero fare una pressione congiunta che potrebbe trovare l' apporto di una parte attenta e sensibile di opinione pubblica.

su http://myspace/energiaoggiedomani
notizie e commenti sulla questione energetica

Osservatorio settimanale sulle tendenze della questione energetica. N.6

Sul blog http://myspace.com/energiaoggiedomani
notizie e commenti sull' energia e picco petrolio

Prezzo petrolio
La scorsa settimana scrivevo che il prezzo del greggio nel medio periodo era destinato a salire soprattutto per le conseguenze del disastro del Golfo del Messico sull' industria estrattiva.Questa settimana il prezzo e' cresciuto nei primi tre giorni e si e' stabilizzato a fine settimana. Questa la serie settimanale.

11/6 74.95

12/6 74.33

18/6 76.28

19/6 76.85

Altri indicatori della congiuntura economica

12/6 cambio euro/dollaro 1 E=1,213 $
indice Mib Milano 19880

19/6 cambio euro/dollaro 1 E=1,237 $
indice Mib Milano 20752


L' euro si e' leggermente rafforzato e la Borsa e' salita nonostante le prospettive economiche in Italia non siano poi molto promettenti. Complessivamente pero' il quadro, con il prezzo del greggio che ha ricominciato a salire mentre le aspettative sulla congiuntura economica non hanno ancora smesso di scendere, e' preoccupante.
Il pericolo e' che l' economia europea si fermi mentre i paesi emergenti vanno avanti e il prezzo del petrolio cresce. L' Europa e' in uno stallo pericoloso la politica neoliberista fallimentare viene sempre sostenuta dalla politica di centrodestra e di centrosinistra.

Industria dell' auto
Sono stati pubblicati dati sul calo delle immatricolazioni auto a maggio, ma la tendenza era gia' nota da una decina di giorni. L''industria dell' auto e' in grossa difficolta' ma questo viene negato.

Fotovoltaico
Il nuovo conto energia per il fotovoltaico e' sempre da definire ufficialmente e in settimane di tagli selvaggi c'e' poco da stare tranquilli. Nel mio blog Energiaoggiedomani un intervista al sottosegretario Scaglia.

Il fotovoltaico parte anche in Inghilterra, da qualenergia.it
"...Dal 1° aprile 2010, dunque, anche la Gran Bretagna si è dotata di una tariffa feed-in per il fotovoltaico sul modello del nostro conto energia: il cosiddetto Clean Energy Cashback . Un incentivo molto generoso che, ad esempio per gli impianti sotto i 4 kW su edifici già esistenti, arriva a riconoscere per 25 anni 46 centesimi di euro per ogni chilowattora prodotto, a cui si vanno ad aggiungere – oltre al risparmio in bolletta – circa 3,3 centesimi per ogni kWh prodotto, ma non consumato. Tradotto: il fotovoltaico diventa un investimento appetitoso anche sotto il pallidino sole britannico...."


Solare termico
Il solare termico in Europa nel 2009 ha diminuito le installazioni rispetto al 2008, anno in cui era cresciuto del 60%. Questa la serie della nuova potenza installata negli ultimi tre anni.

2007 2,1 GWth

2008 3,3 GWth

2009 3,0 GWth



La potenza totale installata in Europa e' 22 GWth


In Italia la serie della nuova potenza installata negli ultimi anni e'

2006 130 MWth

2008 300 MWth

2009 285 MWth

Nel 2009 il nostro paese e' il secondo in Europa dopo la Germania per nuova potenza installata. La potenza totale installata in Italia e' 1,5 GWth.

domenica 13 giugno 2010

Osservatorio settimanale sulle tendenze della questione energetica. N.5

Sul blog http://myspace.com/energiaoggiedomani pubblico ogni settimana (la domenica) un osservatorio sulla questione energetica con dati e notizie che ritengo utili a capire processi in corso. Questa settimana e' dedicata all' Europa. L' intreccio delle tendenze presenti infatti mi sembra comporti dei rischi, seguirli costantemente aiutera' eventualmente a comprenderli prima.

Osservatorio settimanale sulle tendenze della questione energetica. N.5

Questo numero lo dedico all' Europa perche' ritengo rischiosi per il Vecchio Continente alcuni processi che si stanno verificando.
Ad aprile, prima della crisi greca, il prezzo del petrolio era attorno a 85 $/barile,quando questa e' esplosa, e' sceso subito a 72/74 $ (con punte sotto i 70$) e si e' poi stabilizzato. Dunque il prezzo del greggio si e' stabilizzato mentre invece le aspettattive per la congiuntura economica hanno continuato a scendere. Alla crisi greca e' seguita la stretta sui bilanci statali europei (in corso) che portera' ad un ulteriore rallentamento dell' economia. Quindi la turbolenta fase economica iniziata ad aprile e' ben lontana da un assestamento. La crescita europea nei prossimi mesi sara' lentissima ed io credo proprio che per alcuni paesi sara' recessione. Tutto questo con un euro debole, il cambio ora e' circa 1 E = 1,20 $.
In questo quadro gia' poco incoraggiante si inserisce il disastro della piattaforma nel Golfo del Messico che sta lasciando un segno indelebile non solo sull' ambiente di una vasta area geografica ma anche sull' intera industria estrattiva petrolifera. Le ricerche di nuovi giacimenti avranno un rallentamento e questo influira' sul prezzo del greggio.
Queste sono le tendenze di fondo , le dimensioni che prenderanno queste tendenze nel medio termine sono tutte da vedere. Potrebbero essere pesantissime (recessione con un prezzo alto del petrolio) o molto piu' leggere di quello che io temo in questo momento.
Seguiro' dunque la situazione europea con attenzione e continuita' per un po' di tempo, confrontando dati e seguendo le loro variazioni. Johan Galtung, studioso dei conflitti,dice che l' atteggiamento di chi vuole evitare le guerre deve essere quello di un medico. Quindi e' necessaria una diagnosi, una terapia e una prognosi. In questo momento l' Europa non e' in salute e deve essere seguito il decorso della malattia, le cure date a me sembrano favorire e non prevenire ulteriori aggravamenti.

prezzo petrolio 9/6 72.65 $/barile

prezzo petrolio 12/6 74.33 $/barile

cambio euro-dollaro 9/6 1E=1,196 dollari

cambio euro-dollaro 12/6 1E=1,121 dollari

Indice Mib Milano 9/6 18754

Indice Mib Milano 12/6 19880

In questi quattro giorni l' euro e' risalito leggermente come l' indice di borsa,si e' detto per la prima volta che la manovra in Italia potrebbe frenare la crescita. La piccola crescita prevista per i prossimi due anni riportarebbe l' economia al livello del 2008, ben poca cosa, il sistema e' basato sulla crescita continua, la stagnazione e' gia' un problema.

Questa la serie settimanale del petrolio:

4/6 74,43 $/barile

9/6 72,65 $/barile

11/6 74,95 $/barile

12/6 74,33 $/barile

Quindi il greggio e' stato costante sui 74,50 $/barile con oscillazioni tra 72 e 75 dollari.

Fotovoltaico:
Ancora niente sul nuovo conto energia che sara' in vigore dal 1 gennaio 2011.Era stato scritto che forse ne avrebbero parlato alla Conferenza Stato-Regioni del 10 giugno ma non ci sono ancora notizie in merito. Ricordo che il nuovo conto energia sara' valido per gli impianti che avranno terminato i lavori dopo il 1 gennaio, quindi sono impianti che saranno promossi, contrattualizzati, progettati, installati nei mesi precedenti,di conseguenza al momento sono gia' rallentati investimenti e iniziative commerciali.

sabato 5 giugno 2010

Osservatorio sulle tendenze della questione energetica N.4

Una rivoluzione energetica e' indispensabile e sara' inevitabile. L' attuale sistema energetico e' insostenibile non solo per i danni a clima e ambiente ma e' anche incompatibile con la stabilita' economica della societa' e consuma troppe risorse ormai, relativamente, scarse. Il processo del picco petrolifero e l' insostenibilita' dell' attuale sistema dei trasporti sono dei vincoli che hanno fermato e fermeranno "il modello di svluppo vincente fino ad adesso". Le energie rinnovabili per la produzione di energia elettrica sono mature tecnologicamente per un salto decisivo, ma lottano ancora con chi ha interessi nelle fonti fossili e nelle centrali nucleari.
Settimana per settimana seguiro' le novita' in questi tre processi che vedo ineluttabili ed altri ancora.


prezzo petrolio da kyotoclub

4/6/2010 74,43 $/barile


28/5/2010 74,65 $/barile


Il prezzo del petrolio indicato e' sempre quello del venerdi' sul sito Kyotoclub in modo che i dati delle diverse settimane siano sempre omogenei. Il prezzo in queste settimane segue la curva delle aspettative per la congiuntura economica ma e' influenzato anche dal disastro della Louisiana che ha reso evidenti i rischi e i costi delle ricerche attuali. In questo momento sono due tendenze contrastanti: la crisi greca ha abbassato le aspettative economiche a breve-medio termine e tende a spingere il prezzo verso il basso; il disastro del Golfo del Messico potrebbe rallentare o rendere piu' costosa la ricerca di nuovi giacimenti e spinge il prezzo verso l' alto.

L' euro e' a 1,20 dollari ai minimi storici, le borse venerdi hanno avuto un brusco ribasso. Il prezzo della benzina sui 1,400 euro il litro e risente della oscillazione dell' euro verso il basso.

In Europa a maggio senza incentivi crollano le immatricolazioni :
in Germania -34% e nel Regno Unito -25%: dove manca il doping degli incentivi, le vendite ristagnano. E anche a chi li ha ancora, non sempre va bene (Francia -11,5%). Isola felice la Spagna (+44,6%) ma, all’orizzonte, si profila lo spettro della sovrapproduzione.

Il 10 giugno la Conferenza Unificata Stato-Regioni dovrebbe occuparsi del nuovo conto energia che entrera' in vigore dal 1 gennaio 2011. Per il momento esiste una bozza ministeriale ma fino a quando non sara' ufficiale saranno fermi investimenti e attivita' commerciali.

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notizie e commenti sulla questione energetica

venerdì 4 giugno 2010

La crisi economica e' enorme, ma non ci sono reazioni accettabili per attutirla e farla pesare su tutti,piu' o meno equamente

18:37Borsa: europee chiudono in calo
18:36Marea nera: catrame arriva in Florida
18:06Grecia: la Borsa sprofonda
18:04Euro scende sotto 1,20 dlr

Queste sono le ultime notizie Ansa alle 18.45. Sembra un bollettino di guerra..alla stabilita' economica soprattutto europea. Ma quando parlo con la gente prevedendo una estate calda non solo per le temperature atmosferiche mi sento un "diverso" (eufemismo). Non c'e' assolutamente la percezione delle difficolta' economiche attuali, pesanti soprattutto per chi e' solo senza solidarieta' familiari. Ma chi sara' il riferimento delle popolazioni europee colpite dalla crisi ? Coloro che hanno costruito questa Europa ? Coloro che hanno sempre negato la crisi ? Coloro che dicono da anni che il problema sono gli stranieri ? Non c'e' da stare allegri, ci attendono tempi difficili e negli ultimi trenta anni si e' persa ogni abitudine alle difficolta' e ai pericoli della "Storia". L' interpretazione della vita e' data da Ezio Greggio e da Striscia la notizia,la sinistra vede cio' che le racconta Repubblica: disonesti i berlusconiani, eleganti i padroni,anche se qualcuno e' un po' stronzo e fascista. Tutti in fila per l' I-Pod e chi non ci va, ci vada, perche' con l 'I-Pod si puo' leggere la Repubblica. Pero' qualche sacrificio va fatto , non l' I-Pod che e' necessario, e' il progresso ; si potrebbe risparmiare sulle pensioni e sugli sprechi della spesa pubblica...senza mettere le mani nelle tasche degli italiani....giusti.

mercoledì 2 giugno 2010

Repubblica comincia a capire ?

Su Repubblica di oggi,lunedi 31 maggio, un intervista di Antonio Cianciullo a Pascal Acot, ricercatore presso il Centre National de la Recherche Scientifique (equivalente francese del Cnr italiano) e storico dell' ecologia.

"E' la natura che si ribella all' uomo Obama deve dire addio al petrolio"
"Cancellato l' ecosistema, ora nuovo modello energetico"

...."Il presidente degli Stati Uniti, pochi giorni prima della esplosione nella piattaforma della Bp, aveva deciso di dare via libera alle trivellazioni petrolifere anche in ecosistemi estramamente delicati assicurando che si trattava di tecnologie sicure. Le cronache dimostrano che non solo la sicurezza sbandierata non esisteva, ma non c'era nemmeno la capacita' di fronteggiare l' emergenza.In altre parole e' stato assunto un rischio grave senza avere un piano B, senza sapere come affrontare un eventuale incidente"...

....Cianciullo: "Lei dice che la moratoria non basta. Cosa dovrebbe fare Obama?"

"Deve prendere una decisione coraggiosa. Nel Golfo del Messico ci sono riserve di greggio tra 3 e 15 miliardi di barili. Lasciamole dove stanno. L' industria del petrolio minaccia la salute del mare e quella dell' atmosfera: bisogna passare a un nuovo modello energetico basato sull' efficenza e sulle fonti rinnovabili. Solo cosi' si riuscira' a prevenire sia altri disastri di questo tipo sia le conseguenze ancora piu' preoccupanti del caos climatico crescente prodotto soprattutto dall' uso dei combustibili fossili.".

Suu Affari e Finanza dello stesso giorno si legge:

.."...La seconda cosa che si puo' fare, anzi che si deve fare, e' impegnarsi a fondo per risparmiare energia. La bolletta energetica del paese, ovvero quanto spenderemo per acquistare petrolio, gas ed elettricita' dall' estero dovrebbe essere nel 2010 tra 40 e 50 miliardi di euro. Tutti cittadini imprese e istituzioni devono essere consapevoli del fatto che ogni euro di energia risparmiato sara' un euro che invece di uscire dai confini rimarra' all' interno e potra' esssere dedicato a investimenti e consumi. Siamo in emergenza ? Dobbiamo tagliare ? E allora impegnamoci tutti a tagliare i nostri consumi di benzina , di elettricita', di riscaldamento e condizionamento. Se riduciamo solo del 5% quella bolletta sarebbero 2 miliardi e mezzo di euro a disposizione per comprare e per investire, per dare cioe' ossigeno alla crescita."

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