lunedì 13 maggio 2013

Siria-armi,il Parlamento discuterà il nuovo embargo UE alla Siria ?

Siria in Parlamento. I nuovi parlamentari eletti il 24-25 febbraio non hanno mai sentito parlare della guerra siriana nelle sedi istituzionali. 

I ministri invece hanno partecipato più volte ad incontri internazionali dove sono state discusse decisioni importanti relative a questo sanguinoso e devastante  conflitto armato: Terzi a Roma e Dublino, Monti a Bruxelles, prima con i capi di governo dell' UE e una seconda volta con i ministri degli esteri della Nato, la vice-ministro Dassù a Istanbul e in Lussemburgo, Emma Bonino la scorsa settimana a Roma con il segretario di stato USA Kerry.

Il 31 maggio scadrà il pacchetto di sanzioni alla Siria dell' Unione Europea comprendente anche l' embargo alle armi e la Gran Bretagna ha chiesto che non ci sia più nessun vincolo alla fornitura di armi ai gruppi armati anti Assad. 
In qualsiasi direzione andrà la discussione saranno varate nuove misure e l' Italia sarà determinante per definirle essendo necessaria l' unanimità.

Il Parlamento italiano discuterà di questo prima dell' incontro dei ministri degli esteri UE previsto per il 27 maggio ? Penso di no, sarebbe però giusto che lo facesse e spero che nei prossimi giorni una discussione, e magari un voto, sia chiesta da moltissime persone.

Marco Palombo
Rete No War
Roma

venerdì 3 maggio 2013

Siria, piccolo digiuno affinchè il Parlamento discuta sul tema dell' embargo UE alle armi.

Mercoledì 8 e Giovedì 9 maggio farò due giorni di digiuno, solo acqua e caffè, per segnalare come ora la priorità necessaria sia chiedere che il Parlamento italiano discuta in generale della guerra siriana e di quanto il governo sosterrà (ed ha sostenuto negli ultimi due mesi) sulla richiesta di Gran Bretagna e Francia di togliere l' embargo UE per le armi, in modo da poter fornire direttamente alle milizie Anti Assad armi più sofisticate.

Sono convintissimo che ora il punto centrale su cui concentrare le forze per fermare la guerra siriana sia il No alle armi ai "ribelli" e chiedere una discussione immediata al Parlamento italiano su questo.

Può darsi che fatti nuovi facciano saltare questa priorità, ma a questo momento vedo QUESTA la priorità.

Così inizio comunicando a voi questa mia iniziativa, convinto di poter sopportare

- due giorni di digiuno, ad acqua e caffè.

- la frustrazione di un eventuale indifferenza a questa mia convinzione o la frustrazione di coinvolgere altri ma di non ottenere poi nessun risultato.

Dopo le elezioni del 24-25 febbraio in sei occasioni il governo Monti ha discusso di Siria in summit internazionali e mai il Parlamento italiano ha ascoltato una comunicazione su quello che l' Italia ha sostenuto in quelle sedi.

28 febbraio  - Roma  - gruppo Amici della Siria - Per l' Italia il ministro degli esteri Terzi.

14-15 marzo   - Bruxelles - capi di governo dell' Unione Europea -Per l'Italia Monti (discussero anche del tema dell' embargo alle armi su richiesta di Hollande).

22 marzo   - Dublino - incontro informale dei ministri degli esteri dell'UE - Presente per l' Italia il ministro Terzi.

20 aprile - Istambul - Gruppo paesi "amici della Siria", 11 paesi (occidentali e arabi) - Per l' Italia vice-ministro esteri Dassù.

22 aprile - Lussemburgo - ministri esteri Unione Europea - Per l' Italia Marta Dassù, vice-ministro esteri.

23 aprile - Bruxelles - Ministri degli esteri Nato - Per l' Italia Monti, in veste di ministro esteri

Se non ci sono fatti nuovi i paesi dell' Unione Europea discuteranno, di nuovo, entro dieci giorni se e come rinnovare le sanzioni alla Siria che scadono il 31 maggio.

Marco Palombo

venerdì 5 aprile 2013

Siria, alcune notizie dal 25 marzo al 4 aprile 2013



 A MAGGIO L’UE DISCUTERA’ ANCORA SULLE ARMI ALLE MILIZIE ANTI-ASSAD. PACIFISTI IL 9 APRILE DAVANTI A MONTECITORIO PER CHIEDERE UNA DISCUSSIONE ANCHE NEL PARLAMENTO ITALIANO

L’ embargo UE alle armi in Siria sarà discusso ancora una volta nel mese di maggio. I ministri degli esteri europei decideranno su questo probabilmente attorno alla metà del mese e si fronteggeranno di nuovo due posizioni: una, sostenuta da Francia e Gran Bretagna, favorevole a fornire armi ai gruppi combattenti anti-Assad; l’altra, contraria a modificare le regole sull’embargo fissate a febbraio 2013, tenuta ferma soprattutto da Austria e Irlanda. Oltre queste due nette posizioni, troviamo l’ atteggiamento degli altri paesi europei assai perplesso e indeciso. Come si schiererà l’Italia? Finora il ministro degli esteri Terzi ha appoggiato la richiesta di Gran Bretagna e Francia, anche se in modo semi-clandestino, ma Terzi non è più ministro ed è stato eletto un nuovo Parlamento che non si è ancora occupato della guerra siriana.

Per questo il pomeriggio di martedì 9 aprile la rete No War e l’ associazione Peacelink saranno nella piazza di Montecitorio e chiederanno ai deputati di discutere nell’assemblea la posizione che l’ Italia sosterrà negli incontri con gli altri paesi dell’Unione Europea. I pacifisti spiegheranno inoltre che la Siria non ha bisogno di nuove armi ma di pane e assistenza sanitaria.

La Chiesa Cattolica, l’associazionismo vicino al centrosinistra e quello cattolico hanno espresso nelle settimane passate la stessa opinione, ma l’opposizione alla richiesta di Londra e Parigi deve essere espressa in modo visibile e chiaro. Speriamo che in questa occasione il parere dei pacifisti riesca ad arrivare all’opinione pubblica e influenzi l’operato del governo italiano.

25-26 MARZO, LA LEGA ARABA ASSEGNA AGLI OPPOSITORI DI ASSAD IL SEGGIO DELLA SIRIA

Lunedì 25 e martedì 26 marzo a Doha (Qatar) la Lega Araba ha assegnato alla Coalizione nazionale siriana (CN) il seggio in rappresentanza della Siria. Hanno votato contro la decisione Algeria, Iraq e Libano, in questo paese però il governo è dimissionario da sabato 23 marzo e con molta probabilità saranno rinviate le elezioni politiche previste nel prossimo giugno.
La CN è il coordinamento dei gruppi di opposizione ad Assad nato nel novembre 2012, sempre a Doha, su pressione di Hillary Clinton. Ha sostituito il CNS come unico riferimento della opposizione riconosciuto dall’Occidente.

La Coalizione nell’ incontro con la Lega Araba era rappresentata da Khatib, leader dimissionario eletto nel novembre 2012, e da Hitto, manager da 25 anni negli USA, eletto il 18 marzo 2013 premier di un governo di opposizione che dovrebbe (ma ad oggi ancora non ho letto niente di una sua effettiva nascita) amministrare i territori controllati dai gruppi armati dell’opposizione.
Khatib a Doha ha inaugurato anche la sede diplomatica della CN ed ha chiesto per la Coalizione il seggio della Siria alle Nazioni Unite e l’ installazione di missili Patriot della NATO nei territori siriani da loro controllati.

ANCORA IMPASSE POLITICA, MA LA VIOLENZA CRESCE. RECORD DI MORTI NEL MARZO 2013 ?

Nell’ ultimo mese di marzo 6.000 cittadini siriani sarebbero rimasti uccisi in episodi di violenza, il mese più cruento dei due anni di crisi e guerra in Siria. La cifra è stata diffusa dall’opposizione tramite il suo Osservatorio di Londra, è quindi una notizia non sicurissima. Lo stesso Osservatorio per esempio stima che nei due anni di guerra siano rimasti uccisi 120.000 siriani, una cifra doppia rispetto alle ultime stime delle Nazioni Unite. Riporto però questa notizia da Londra perché dalle ultime cronache ho l’ impressione che l’intensità degli scontri sia cresciuta davvero.

“Siria: comincia l’ ultimo atto” è il titolo di un articolo di G. Chiesa che potete leggere al link 

Riporta notizie che sono circolate nelle ultimissime settimane sulle forniture occidentali di armi alle milizie dell’ opposizione e cita anche una conferenza avvenuta a Roma al Centro di Studi Americani dove l’ambasciatore statunitense Hof ha spiegato, in inglese ad una platea composta soprattutto da persone appartenenti agli ambienti diplomatici, la strategia USA per intervenire militarmente in Siria. L’incontro era presieduto da Giuliano Amato.

Spero che il pessimismo dell’ articolo non rispecchi la situazione siriana reale, ma soprattutto, al di là dei miei auspici, non sono convinto delle affermazioni del giornalista riguardo all'opposizione siriana.

LE DIVISIONI TRA GLI OPPOSITORI AL GOVERNO SIRIANO RIMANGONO

Secondo me, le difficoltà e le divisioni, anche violente, dell' opposizione al governo di Assad rimangono tutte e:
-  come ho scritto nelle righe precedenti, a quindici giorni dalla elezione di Hitto non ho ancora letto niente sulla nascita di un governo siriano di opposizione.
-  non mi convince neanche la notizia che questo governo inizi a operare all’ estero per entrare poi in territorio siriano quando sarà possibile. La sua sede di lavoro all’ interno della Siria era stata decisa appositamente per tentare di sanare la frattura esistente tra opposizione politica all’estero, spesso benestante, e l’opposizione armata all’interno del paese.

Le reazioni dell’ Esercito libero siriano alla nomina del premier sono state contraddittorie, un primo messaggio di assenso e una successiva presa di distanza e, soprattutto, in questo momento, nella galassia dei gruppi dell’opposizione armata sembra prevalere la componente legata agli ambienti religiosi radicali, che non accetterebbe mai di seguire le indicazioni di un governo sotto tutela occidentale.
La stessa elezione di Hitto è stata letta da qualcuno come una rivincita del CNS, egemonizzato dalla Fratellanza Musulmana, e ci sono stati dissensi plateali. 12 membri, su 66, del coordinamento della CN non hanno partecipato al voto e altri 70 esponenti dell' opposizione hanno firmato una lettera critica verso questa nomina.
Anche le dimissioni di Khatib, poco chiare, potrebbero essere una risposta a questo passaggio. Non c'e' una coerenza nelle posizioni espresse da Khatib negli ultimi mesi, comunque la sua nomina a novembre 2012 e' stato sicuramente un tentativo di trovare un equilibrio tra l' opposizione più gradita agli USA e i Fratelli Musulmani, rappresentati dal CNS.

In conclusione il tentativo di formare un governo dell' opposizione, annunciato dal mese di novembre 2012, non lo considero ancora riuscito e questo è un segnale di enormi difficoltà politiche che non impediscono però un forte attacco militare sostenuto dall' estero con uomini e mezzi.

WASHINGTON POST: CONCLUSO L'ADDESTRAMENTO DI 3.000 MILITARI DELL' ESERCITO LIBRO SIRIANO DA PARTE DEGLI STATI UNITI

Sono state diffuse più volte notizie sull' addestramento in Giordania di militari anti-governativi da parte degli Stati Uniti. Il Washington Post torna sull' argomento e scrive ancora di 3.000 combattenti dell'Esercito libero siriano pronti ad essere utilizzati dopo essere stati istruiti dall' esercito USA. Il giornale scrive di 3.000 ufficiali, la mia impressione è che queste “rivelazioni” siano pilotate, per abituare l' opinione pubblica a una guerra condotta insieme ad alleati scomodi, considerati vicini ad Al Qaeda, e non sono neanche sicuro che i combattenti antigovernativi non legati al radicalismo islamico siano poi così tanti.

venerdì 29 marzo 2013

Hugo Chavez-Roma, 3 aprile, documentario e testimonianzadell' ambasciatore venezuelano in Italia sul fallito golpe contro Chavez del 2002


Rete No War e AssociazioneNazionale di Amicizia Italia-Cuba
ricordano il comandante Hugo Chavez

Mercoledì 3 aprile
alle ore 18.00

alla sala Metodista

Via Firenze, 38 - (traversa di Via Nazionale)
Roma

Sara' proiettato il documentario in lingua originale e sottotitoli in italiano

LA REVOLUCION NO SERA' TRASMITIDA
di Kim Bartley e Donnacha O' Brian

Sul tentato colpo di stato in Venezuela dell' 11 aprile 2002

Sarà presente e porterà la sua testimonianza
l'Ambasciatore in Italia della Repubblica Bolivariana del Venezuela
Julian Isaìas Rodriguez Diaz

martedì 26 marzo 2013

Siria, notizie al 24 marzo

Da www.sibialiria.org
Siria, notizie al 24 marzo
di Marco Palombo

ARMI ALL’ OPPOSIZIONE ANTI-ASSAD: LONDRA E PARIGI FERMATE, PER ORA, DAGLI ALTRI PAESI DELL’ UNIONE EUROPEA

Austria e Irlanda con fermezza, Germania e Spagna con prudenza e i paesi scandinavi, tradizionalmente meno bellicosi delle due potenze europee, hanno fermato a Dublino venerdì 22 marzo il tentativo di Francia e Gran Bretagna di modificare subito l’ embargo alle armi in Siria.
Per cambiare le sanzioni, deliberate nella forma attuale solo il 4 marzo, era necessaria l’ unanimità e forse l’ opposizione è stata più decisa del previsto.

A fine maggio, quando il pacchetto di sanzioni dovrà essere rinnovato, l’ unanimità sarà ancora necessaria ma questa volta per definire le norme che entreranno in vigore, nuove o le vecchie confermate, e Francia e Gran Bretagna avranno maggiori margini di manovra potendo bloccare scelte non gradite.

La decisa opposizione alla fornitura di armi, trapelata questa volta in modo inconsueto, incoraggia però a tentare di costruire da subito uno schieramento contrario alla richiesta francese e inglese. Richiesta insistente, iniziata a novembre, ripetuta a fine febbraio e riproposta immediatamente l’ 11 marzo riuscendo a far discutere il tema il 14 marzo a Bruxelles al summit dei capi di governo e all’ incontro informale dei ministri degli esteri a Dublino il 22 marzo.

DOMENICA 24, DIMISSIONI DI KHATIB, CAPO DELLA COALIZIONE SIRIANA

Domenica 24 sono state annunciate le dimissioni di Khatib dal ruolo di leader della Coalizione Nazionale Siriana, un passo che era ritenuto probabile da qualche settimana. Le motivazioni ufficiali parlano di una sua  forte critica all’ indifferenza della comunità internazionale che non vuole aiutare i “ribelli” a difendersi e di una sua preferenza per una posizione fuori dai ruoli istituzionali che gli permetterebbe maggiore libertà di movimento. La notizia è arrivata mentre stavo ultimando la stesura di queste righe, mi riprometto di approfondire il tema in settimana e riferire nel prossimo notiziario.

HITTO ELETTO PREMIER DEL GOVERNO DI OPPOSIZIONE CHE AMMINISTRERA’ LE ZONE OCCUPATE DAI RIBELLI

Lunedi 18 il manager Ghassam Hitto è stato eletto capo del governo di opposizione che dovrebbe amministrare le zone controllate dai gruppi anti-Assad. Hitto e’ un tecnico siriano di 50 anni che ha lavorato 25 anni negli Stati Uniti e nel 2012 si è unito all’ opposizione anti-governativa in Turchia. La sede di questo governo dovrebbe essere in Siria ma la sua nascita e il suo operato non saranno facili.

Le maggiori difficoltà nasceranno dal difficile rapporto tra opposizione politica, quasi tutta all’ estero, e gruppi armati che operano in Siria, dall’ autonomia e indipendenza dei singoli gruppi armati e dalla presenza tra questi di formazioni vicine agli ambienti religiosi più radicali.
La formazione di questo organismo è attesa dal novembre 2012 quando su invito degli Stati Uniti fu creato il coordinamento della Coalizione Nazionale Siriana che sostituì il Consiglio Nazionale Siriano come unico referente dell’ occidente in Siria (l’ acronimo CNS è rimasto uguale causando qualche confusione). Nei mesi passati sono saltate due riunioni che avrebbero dovuto eleggere il capo di questo governo, la prima attorno al 20 gennaio, la seconda il 1 marzo. Le prime notizie sull’ atteggiamento dell’Esercito Libero Siriano verso la nomina di Hitto sono contraddittorie, le capiremo meglio nel corso della settimana.

A GINEVRA VOTATO IL RAPPORTO SULLA SIRIA PRESENTATO AL CONSIGLIO DIRITTI UMANI DELL’ONU L’11 MARZO

Venerdì 22 marzo c’e’ stato anche il voto del Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite sul rapporto della commissione CoI sui crimini di guerra in Siria. Nel Consiglio i paesi membri dell’ ONU sono presenti a turno e i 47 paesi del Consiglio attuale hanno espresso 41 voti a favore del rapporto, 5 astensioni, India, Kazakistan, Uganda, Ecuador e Filippine e il voto contrario del Venezuela.
Tra i favorevoli ci sono stati alcuni distinguo e l’ Ecuador questa volta si è astenuto mentre a settembre nella votazione sul rapporto precedente aveva votato a favore.

Al link  http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1343

potete leggere una cronaca dell’ iter di questo rapporto a Ginevra e una ricostruzione della discussione e del giudizio del Consiglio sulla Libia in occasione della guerra del 2011, un richiamo che spiega bene l’ importanza e la funzione di questi passaggi internazionali che si svolgono nel disinteresse generale e con poca informazione. All’ opinione pubblica arriva in forma di spot pubblicitario solo la sintesi delle conclusioni degli organismi internazionali senza che nessuno entri nel merito dei lunghissimi testi e dei modi con i quali sono costruiti.

NELLA SETTIMANA DI DUBLINO ALLARME ARMI CHIMICHE, COME NEI GIORNI PRECEDENTI IL VOTO DEI PAESI NATO SUI PATRIOT IN TURCHIA

In settimana era stato denunciato  da parte dei ribelli e del governo l’uso di armi chimiche. Secondo l’Avvenire i ribelli avevano denunciato che, colpendo per errore un campo di milizie civili sue alleate, un bombardamento con armi chimiche dell’ esercito governativo aveva ucciso 25 persone. Il governo aveva a sua volta accusato l’ opposizione di aver utilizzato queste armi. I servizi segreti statunitensi hanno smentito nei giorni successivi che ci siano prove di uso di armi proibite. L’ ultimo allarme per le armi chimiche era avvenuto in coincidenza con il voto dei paesi NATO sull’ installazione dei missili Patriot in Turchia, anche questa volta la Germania e altri paesi non erano completamente convinti della scelta. Il tema riempì per una settimana le cronache dei media, poi svanì nel nulla dopo il voto sull’ installazione dei missili.

BREVI

LETTERA DI GREGORIOUS III A PAPA FRANCESCO:   Il Patriarca della Chiesa Cattolica Greco-Melchita Gregorious III Laham ha scritto a Papa Francesco per invitarlo a seguire e possibilmente a intervenire nella guerra siriana. L’ esponente religioso ha spiegato come dall’ Argentina Papa Bergoglio seguisse le vicende dei cristiani orientali e conosca bene le loro vicissitudini .

UCCISO ANZIANO SCEICCO SUNNITA PRO ASSAD: in un attentato suicida in una moschea di Damasco ha perso la vita lo sceicco sannita Al Buti di 90 anni, sostenitore del governo siriano. Nell’ esplosione provocata da un attentatore kamikaze sono morte piu’ di 40 persone e 80 sono rimaste ferite.

LIBANO, DIMISSIONARIO IL GOVERNO:  Il primo ministro libanese Miqati ha annunciato venerdì in serata le dimissioni del suo governo. Il Libano è senza governo per la seconda volta in sei mesi. I motivi delle dimissioni sono divergenze sull’ organizzazione delle prossime elezioni legislative e sull’ incarico a uno dei comandanti dei servizi di sicurezza. Il Libano è il paese vicino più coinvolto nella guerra siriana e sul suo territorio avvengono da mesi scontri armati, attentati e rapimenti legati alla guerra siriana.

http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1346

mercoledì 20 marzo 2013

Dublino, venerdì 22 Terzi deciderà con gli altri ministri degli esteri UE sulla richiesta della Gran Bretagna di togliere l' embargo per le armi ai ribelli. Il nuovo Parlamento discuterà di questo ?

Da http://www.sibialiria.org/

Siria, alcune notizie al 17 marzo 2013

a cura di Marco Palombo

UE – VENERDI 22 MARZO I MINISTRI DEGLI ESTERI DECIDERANNO SULLA RICHIESTA DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA DI ABOLIRE L’EMBARGO AL LE ARMI PER L’OPPOSIZIONE.

IL NUOVO PARLAMENTO DISCUTERA’ LA POSIZIONE DELL’ITALIA ?

Dai primi giorni della passata settimana Gran Bretagna e Francia hanno iniziato a chiedere insistentemente che l' Unione Europea tolga l' embargo alle armi in Siria, rinnovato parzialmente solo il 4 marzo. La questione è stata già posta da Hollande e Cameron al summit dell’Unione Europea il 14 marzo ( la quasi totalità dei giornali italiani non ha scritto niente della discussione avvenuta) ma ha trovato perplessità da parte della Merkel e di altri paesi e la scelta è stata lasciata all’ incontro informale dei ministri degli esteri dell’ Unione che si svolgerà a Dublino venerdì 22 e sabato 23 marzo. Gli ambasciatori, probabilmente lunedì al settimanale Consiglio Europeo degli esteri, prepareranno una bozza con una posizione comune a tutti i paesi.

La Gran Bretagna e la Francia in questo momento appaiono isolati, l’ Italia aveva sempre appoggiato la loro richiesta ma le posizioni espresse da Terzi in occasione dell’ incontro a Roma del 28 febbraio con 11 paesi cosiddetti “Amici della Siria”, sono state contestante da Lapo Pistelli, responsabile esteri del Partito Democratico, e dalla Rete Disarmo che raccoglie tutto l’ associazionismo pacifista cattolico o vicino al centrosinistra.

“Non armi ma pane alla popolazione siriana”

“Le associazioni aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo condannano qualsiasi decisione di allentamento dell'embargo di armi sulla Siria e chiedono all'uscente ministro Terzi di astenersi dal sostenere questa ipotesi, in vista dell'incontro del "Gruppo di alto livello sulla Siria" in programma il 28 febbraio a Roma..”…..

Articolo integrale al link:

http://www.disarmo.org/rete/a/37824.html

Le associazioni che aderiscono alla Rete Disarmo:

ACLI – Agenzia per la Pace Sondrio – Amnesty International – Archivio Disarmo – ARCI – ARCI Servizio Civile – Associazione Obiettori Nonviolenti – Associazione Papa Giovanni XXIII – Associazione per la Pace – ATTAC – Beati i costruttori di Pace – Campagna Italiana contro le Mine – Campagna OSM-DPN – Centro Studi Difesa Civile – Conferenza degli Istituti Missionari in Italia – Coordinamento Comasco per la Pace – FIM-Cisl – FIOM-Cgil – Fondazione Culturale Responsabilità Etica – Gruppo Abele – ICS – Libera – Mani Tese – Movimento Internazionale della Riconciliazione – Movimento Nonviolento – OPAL – OSCAR Ires Toscana – Pax Christi – PeaceLink – Rete di Lilliput – Rete Radiè Resch – Traduttori per la Pace – Un ponte per…

Ma chi deciderà la posizione italiana? Il Parlamento è ormai insediato, discuterà questa scelta prima o dopo l’ incontro dei ministri degli esteri europei ?

IL DOPPIO BINARIO DELL' OCCIDENTE.

“UNICA SOLUZIONE UN NEGOZIATO”, MA INTANTO CRESCE L' INTENSITA' DELLA GUERRA, CIOE' CRESCE L'AIUTO MILITARE DALL'ESTERO ALL'OPPOSIZIONE ARMATA.

A)”Il gioco d’ azzardo di John Kerry”(e dell’ Occidente)

“Il gioco d’ azzardo di John Kerry” è il titolo di un articolo di T.Meyssan http://www.megachip.info/rubriche/67-cronache-internazionali/9925-il-gioco-dazzardo-di-john-kerry.html dove viene spiegato come Kerry, che ufficialmente sta discutendo una soluzione pacifica con la Russia, favorisca la guerra e i grandi aiuti che vengono dati ai ribelli. Ricordo che la forza egemone dell' opposizione politica siriana è costituita dai Fratelli Musulmani mentre il gruppo militare più grande e meglio organizzato è il Fronte Al Nusra che viene considerato vicino ad Al Qaeda.

Un aiuto degli USA ai gruppi armati viene raccontato da una fonte certamente non antiamericana. Il 5 marzo G.Olimpio, corrispondente dagli USA da dove segue e scrive sulla guerra siriana, scriveva sul Corriere della Sera un articolo su un villaggio-fantasma in Giordania dove gli Stati Uniti addestrano gli oppositori di Assad alla guerra urbana.

Mentre domenica 17 marzo su Il Manifesto M.Giorgio scrive “..Poi è la stessa CNN, con ottimi rapporti con gli Casa Bianca, a rivelare che giovedì un primo gruppo di circa 300 “ufficiali” ribelli ha fatto ritorno in Siria al termine di un corso di addestramento militare in Giordania, pagato e gestito dagli Stati Uniti…”

B) 11 Marzo, Brahimi all’ UE: “Negoziato o distruzione”, poi colloquio informale e non pubblico.

Ma possiamo attribuire la doppiezza di Kerry anche all’ Unione Europea e all’ ONU. Questa è l’ impressione che ho avuto dall’ incontro dell’11 marzo tra Brahimi e i ministri degli Esteri dell’ Unione Europea. Per l’ Italia partecipava la sottosegretaria Dassù (Terzi era impegnato con la vicenda dei marò) e in una dichiarazione a radio Radicale qualche giorno dopo ha detto (ho sentito solo la diretta audio, quindi posso sbagliare): “E’ stato un pranzo informale quindi non posso parlare più di tanto”, ”Per Brahimi è necessario il negoziato o sarà la distruzione totale del paese”, ”Però (secondo noi n.d.r.)ancora non ci sono le condizioni per questo”. Ha taciuto poi sulle richieste della Gran Bretagna di togliere l’ embargo alle armi riferendo solo la posizione ufficiale dell' UE, che lo stesso giorno la GB ha dichiarato di non accettare più, e attribuendo solo ai paesi del Golfo la richiesta di armare i ribelli.

c) Discusso un rapporto sulla Siria dalla Commissione diritti umani delle Nazioni Unite

Anche le dichiarazioni della commissione indipendente CoI che ha preparato un rapporto sulla Siria per la commissione diritti umani della Nazioni Unite a Ginevra sembrano sulla stessa lunghezza d’onda del “doppio binario”. Secondo il rapporto discusso l' 11 marzo entrambe le parti agiscono con una violenza inaccettabile, ricordo che il giorno prima al Qaeda aveva rivendicato l’ uccisione di 40 militari siriani ed era difficile affermare qualcosa di diverso, viene sottolineato però, almeno dal comunicato dell’ ONU, solo il ruolo dei Comitati popolari che avrebbero compiuto massacri su ordine del governo. Poca attenzione mediatica questa volta sul rapporto, ma la Dal Ponte il 18 febbraio in una conferenza stampa sullo stesso aveva dichiarato che la Siria andrà, prima o dopo, davanti alla Tribunale Penale Internazionale ma questo lo può fare solo il Consiglio di Sicurezza. E l’ 11 marzo è stata fatta dalla commissione la richiesta di riferire proprio al Consiglio di Sicurezza. A questo link un commento approfondito di M.Correggia sul rapporto ONU:

http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1334

c) 28 febbraio, incontro a Roma dei paesi “Amici della Siria”, Kerry,Terzi e Khatib contestati da una piccola azione nonviolenta censurata da quasi tutti i media.

A Roma, all’ incontro dei cosiddetti Paesi “Amici della Siria”, durante la conferenza stampa del segretario di stato USA Kerry, del ministro Terzi e di Khatib, capo della Coalizione Siriana, una attivista della rete No War Roma ha innalzato un cartello dove accusava USA, UE e stati arabi di boicottare la pace e aiutare gruppi armati terroristi. Ha ricordato poi, in inglese, a Kerry tutte le ultime guerre USA dall’Iraq alla Libia. L’ azione la potete vedere in questo video ma in Italia è stata conosciuta solo dai lettori del Manifesto e Avvenire e da chi si informa con media alternativi.

Il video http://www.youtube.com/watch?v=kDGXn8BBaqw

Qui l’attivista racconta la sua azione

http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1324

NB. Ho messo a questo notiziario il titolo “Alcune notizie dalla Siria” perché non ho potuto, per ragioni di tempo, occuparmi di altri temi importanti come per esempio le diverse posizioni all’ interno della opposizione siriana. Ma ho ritenuto comunque utile inviare queste informazioni anche se non danno un quadro completo della situazione.

Marco Palombo

Siria. Gargamella per armi UE a ribelli.Riuscirà a non dirlo?


Siria. Bersani favorevole a togliere le ambargo UE per le armi ai ribelli. Riuscirà a non dirlo?

Venerdì 22 marzo i ministri degli esteri dell’ Unione Europea discuteranno a Dublino (in modo informale ma queste discussioni dovrebbero essere ufficiali e pubbliche) della richiesta di Francia e Gran Bretagna di togliere l’ embargo per le armi ai “ribelli” siriani (in realtà nell’ opposizione armata ad Assad combattono migliaia di non siriani).
La richiesta è pressante, insistente. L’ Unione aveva deciso il 4 marzo di prorogare parzialmente l’ embargo ma già il 13 marzo la Gran Bretagna dichiarava che, se l’ embargo non fosse stato tolto, avrebbe fornito ugualmente le armi all’ opposizione armata ad Assad. Il 14 marzo il tema è stato posto da Hollande al summit di Bruxelles, alcuni paesi erano contrari (ma si sono dichiarati prudentemente solo perplessi) e la decisione è stata affidata all’ incontro dei ministri degli esteri a Dublino.
L’ Unione non si spaccherà certamente sulla Siria(anche se spero di essere smentito) in questo momento difficilissimo per le sue politiche economiche e cederà a Francia e Gran Bretagna. Dall’ incontro uscirà nuovamente una posizione AMBIGUA che sarà, com’e’ necessario, approvata poi all’ unanimità.

Non era stato ambiguo Benedetto XVI che aveva sempre auspicato per la Siria il negoziato e non le armi e c’e’ un documento netto del 28 febbraio anche della rete Disarmo che comprende tutte le associazione pacifiste cattoliche o vicine al centro-sinistra.

“Non armi ma pane alla popolazione siriana”

“Le associazioni aderenti alla Rete Italiana per il Disarmo condannano qualsiasi decisione di allentamento dell'embargo di armi sulla Siria e chiedono all'uscente ministro Terzi di astenersi dal sostenere questa ipotesi, in vista dell'incontro del "Gruppo di alto livello sulla Siria" in programma il 28 febbraio a Roma..”…..

Articolo integrale al link:

Le associazioni che aderiscono alla Rete Disarmo:

ACLI – Agenzia per la Pace Sondrio – Amnesty International – Archivio Disarmo – ARCI – ARCI Servizio Civile – Associazione Obiettori Nonviolenti – Associazione Papa Giovanni XXIII – Associazione per la Pace – ATTAC – Beati i costruttori di Pace – Campagna Italiana contro le Mine – Campagna OSM-DPN – Centro Studi Difesa Civile – Conferenza degli Istituti Missionari in Italia – Coordinamento Comasco per la Pace – FIM-Cisl – FIOM-Cgil – Fondazione Culturale Responsabilità Etica – Gruppo Abele – ICS – Libera – Mani Tese – Movimento Internazionale della Riconciliazione – Movimento Nonviolento – OPAL – OSCAR Ires Toscana – Pax Christi – PeaceLink – Rete di Lilliput – Rete Radiè Resch – Traduttori per la Pace – Un ponte per…


Ma ora la sinistra del centrosinistra e parte dell’associazionismo non dicono esplicitamente che vogliono le armi ma appoggiano  l’ opposizione siriana che vuole le armi.....

Così Pisapia (sindaco vendoliano di Milano) e Lotti (portavoce a Marzo della Tavola della Pace,a Febbraio della politica estera di Rivoluzione Civile (sic!)) hanno appoggiato la marcia dell’ opposizione siriana a Milano. http://www.perlapace.it/index.php?id_article=9190&PHPSESSID=jda9mcc6d19q4fjp6c7kug90c3

I nuovi protagonisti del circo mediatico, parlamentari del Movimento 5 stelle e papa Francesco, hanno invaso l’ informazione in questi giorni ma sono ancora confusi e felici per il nuovo ruolo e probabilmente poco informati dell’ impegno finalizzato ad aumentare la guerra siriana delle grandi potenze Francia e Gran Bretagna, con l’ aiuto esplicito di Terzi, l’ aiuto silenzioso di Bersani, e il silenzio servile di SeL  e di parte dell’associazionismo pacifista.

La mia risposta alla domanda del titolo “Riuscirla a non dirlo ?” è dunque “Temo di si”, ma l’ esperienza di questi mesi insegna che comunque, con estrema difficoltà, ci si può opporre alla violenza della guerra, ai silenzi e manipolazioni mediatiche,  e si può diffondere  qualche notizia un po’ più vera.

Così il comitato contro la guerra di Milano si è espresso contro la scelta di Pisapia con questo documento ospitato dal sito Marx21, che appoggiava come Lotti la lista Rivoluzione Civile (le ambiguità abituali della sinistra spiegano molto delle sue sconfitte di questi anni). 


Il 28 febbraio la rete No War ha contestato, ignorata da quasi tutti i media, la conferenza stampa di Kerry, Terzi e Khatib, capo (fino a ieri) dell’ opposizione siriana.

Video della contestazione:   http://www.youtube.com/watch?v=kDGXn8BBaqw

Qui l’attivista della rete No War racconta la sua azione


Allora, in questi pochi giorni che ci separano dall’ incontro di venerdì a Dublino, proviamo a chiedere ai nostri neo parlamentari e al nuovo Papa di pronunciarsi su questo tema, sapendo che qualcuno tace per inesperienza e non conoscenza del tema e qualcuno per calcolo.

 Probabilmente non diranno una parola sulla guerra siriana tra le loro dichiarazioni che inonderanno i media, ma questo servirà ad informare qualche persona in più su un tema importantissimo.

Marco